Abbiamo scambiato qualche parola con Lorenzo Imbrione, designer italiano che seguiamo fin dai tempi di 357 Denim, progetto focalizzato sui jeans artigianali che tra il 2020 e il 2022 ha attirato l’attenzione di numerosi volti noti, tra cui Sfera Ebbasta, che ha indossato un capo del brand nella copertina dell’EP Italiano.
Oggi Lorenzo ha alzato il livello. Tra collaborazioni con PDF e Fioriino, repost internazionali e una ricerca personale sempre più definita, ha saputo trasformare il denim in un vero e proprio linguaggio espressivo.
“Il denim secondo me è il tessuto più versatile in assoluto. È quello con cui riesco a esprimermi meglio. Si può utilizzare in mille modi e gli si può dare una personalità propria, grazie ai metodi di lavorazione, oppure lasciandolo raw e aspettare che il tempo gli dia sfumature uniche, in base a come una persona lo indossa.”
Il punto di forza del designer italiano è la capacità di fondere una visione, cultura e quotidianità in una narrazione personale. Non a caso, le sue principali fonti d’ispirazione arrivano dalla musica e dal cinema.
“Il trench porta Stratocaster nasce proprio dalla mia passione per la musica, che coltivo fin da piccolo. Ma anche dai film: mi sono ispirato al trench che Wesley Snipes indossa in Blade, con la spada che spunta dalla schiena. Da lì parte tutto: un semplice bozzetto disegnato a mano, trasformato in digitale, poi cartamodelli e realizzazione del pezzo.”
Nel suo processo creativo convivono artigianalità e visione contemporanea, sempre con lo sguardo rivolto al futuro. E se gli chiedi con chi vorrebbe collaborare, la risposta è immediata:
“Sicuramente uno degli artisti con cui mi piacerebbe lavorare è A$AP Rocky. Per me rimane una delle icone migliori del rap e della moda di tutti i tempi.”
Lorenzo Imbrione è una delle voci emergenti più interessanti del panorama italiano legato alla moda sperimentale. La sua dedizione al denim non è solo un’ossessione tecnica, ma una dichiarazione d’intenti: raccontare sé stesso, senza compromessi.
Contenuto a cura di:
Giovanni Castellano