PDF è riuscito ancora una volta a spiazzare tutti. Per la presentazione della collezione Spring/Summer 2026, Domenico Formichetti ha trasformato una prigione in passerella. Le sbarre e il campo si si sono convertiti in scenografia perfetta per raccontare una collezione che parla di evasione, non solo fisica, ma anche estetica, concettuale, stilistica.
Tra i modelli in passerella, spiccano volti noti che hanno rafforzato il messaggio culturale del brand:il calciatore Rafael Leao, il creativo Moses Zay Fofana e il rapper Tony Effe, ormai veri e propri simboli della nuova generazione italiana che unisce sport, musica e moda. La loro presenza è il segnale di una narrazione trasversale, che PDF conosce bene e interpreta con naturalezza.
La collezione è un intreccio di collaborazioni di peso. Vanson Leathers e Napapijri firmano insieme a PDF alcuni dei capi più riconoscibili della sfilata, affiancati da designer emergenti italiani che meritano attenzione. Carlo Scardigno, Alessandro Sarno e Fioriino hanno contribuito soprattutto nel comparto accessori. Dove si nota una ricercatezza estrema e una volontà di rompere con gli schemi tradizionali. Ogni pezzo è un manifesto.
Il titolo di questo articolo non è una forzatura: la SS26 di PDF “FREE-DOM” è davvero una dichiarazione di libertà. La libertà di Formichetti di costruire un linguaggio proprio, in grado di fondere streetwear, cultura pop e ricerca creativa. La libertà di portare avanti collaborazioni credibili senza perdere identità. La libertà di realizzare un’idea folle. Sfilare in un carcere, e trasformarla in un’esperienza che il fashion system italiano difficilmente dimenticherà.
Contenuto di:
Giovanni Castellano