C’è chi torna per cavalcare l’hype, e chi invece rientra in punta di piedi, lasciando che a parlare sia solo il prodotto. Formy Studio ha scelto la seconda strada.
Dopo un periodo di silenzio, il brand è tornato nel circuito dello streetwear italiano con un focus chiaro: spostare l’attenzione sulla costruzione, sui materiali, sulla ricerca.
Formy non fa rumore, ma lavora sui dettagli. E lo fa anche attraverso una delle tecniche più affascinanti, e sottovalutate: la stampa laser.
L’uso del laser non è un vezzo produttivo, ma una scelta precisa di linguaggio.
Grazie a questa tecnica, ogni capo diventa una superficie da incidere, da marcare, da raccontare. Non si tratta solo di design: la stampa laser è una forma di incisione culturale.
È come se ogni taglio, ogni linea, ogni tratto bruciato sul tessuto portasse con sé un messaggio, una storia, un simbolo.
In questo processo, il brand si libera dalla sovraesposizione grafica e sceglie la sottrazione, la profondità, la materia viva. I capi rilasciati parlano a chi li guarda da vicino. Un esempio è la Chaos Zip, rilasciata da Formy Studio recentemente. La nuova stagione di Formy Studio non è fatta per tutti, e forse è proprio questo il punto.
È dedicata a chi cerca una visione, un prodotto sincero, un’identità che si costruisce con il tempo e non con l’algoritmo.
E se questa è solo la prima scintilla del ritorno. Noi non vediamo l’ora di scoprire cosa accadrà quando il laser inciderà ancora.
Articolo scritto da:
Outside Culture Team