In un’epoca in cui l’immagine ha lo stesso peso della musica, Antonio Pulvirenti è una delle figure più riconoscibili (e ricercate) dietro le quinte della scena italiana.
Classe ’95, nato a Catania e trasferitosi a Milano, Antonio si è costruito un percorso solido tra styling, direzione artistica e uno sguardo ben definito, capace di unire street culture, estetica pop e narrativa visiva. Il suo è un approccio completo, attento al contesto, ma sempre in grado di lasciare un’impronta.
Negli ultimi anni, Antonio è diventato un punto di riferimento per una generazione di artisti, curando styling, copertine, concept visuali e campagne che oscillano tra lusso, underground e provocazione intelligente. Antonio è capace di unire codici apparentemente distanti, ed ecco che streetwear e alta moda confluiscono in estetica coerente.
I lavori spaziano da relazioni creative con artisti quali Aron Piper, Tony Effe, Tedua e moltissimi altri. Che Antonio segue per uscite editoriali, scatti promozionali, visual direction di videoclip e live show o apparizioni pubbliche.
Ma il talento di Pulvirenti non si limita agli artisti.
Negli anni ha collaborato anche con brand, come PDF e Dsquared, magazine e fotografi di rilievo, sviluppando un linguaggio personale che riesce a essere riconoscibile anche quando cambia forma.
Un esempio? Insieme all’ormai celebre designer italiano Mattias Gollin, Antonio ha dato luce alle Nice Vans, che da qualche mese occupano un posto stabile nelle wishlist del pubblico.
Recentemente Antonio è stato scelto da Lamborghini e Balenciaga come volto rappresentativo della collaborazione ideata da Demna.
In una scena sempre più attenta alla forma, Antonio Pulvirenti è una delle menti creative che stanno ridefinendo lo stile italiano contemporaneo.
Non si limita a interpretare la cultura: la traduce in immagini, la veste, la amplifica.
E per questo, che sia dietro un backstage, una copertina o una sfilata, è impossibile non riconoscerlo.
Articolo scritto da:
Giovanni Castellano