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5 designer che hanno trasformato le tavole da skate

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Il confine tra moda e skateboarding è sempre più sfumato. Da un lato skate crew e streetwear che influenzano silenziosamente show e sfilate; dall’altro designer che trasformano tavole da skate in tele narrative. Abbiamo scelto cinque progetti che hanno portato il mondo fashion sulle deck: una selezione che racconta intenzione estetica e commistione culturale mescolando moda, arte e sport.

Mowalola

La designer londinese nigeriana Mowalola Ogunlesi ha recentemente collaborato con THE SKATEROOM per creare cinque edizioni limitate di tavole da skate, denominate Cheetah, JC, Red, Moto e Graffiti, ognuna decorata con la sua iconografia punk e femminista. Deck che non passano inosservati, pensati per occupare spazio, sia sui campi skate che nelle gallerie d’arte.

T‑Rex

Nato dall’energia urbana più underground, T‑Rex fonde grafica estrema e silhouette sportive. Le sue tavole presentano artwork sperimentali, esplorando il confine tra poster psichedelico e fumetto underground. Un artista che traduce attitudine skate in un’estetica visiva indipendente.

Slawn

Vi abbiamo già parlato dell’arte di Slawn. L’artista londinese lavora (anche) su tavole da skate che sono quasi sculture: grafiche pulite, superfici satinati, texture che giocano con la luce. Meno rumore visivo, più tensione estetica. Skateboarding in chiave design sperimentale.

Sicko (Born From Pain)

Born From Pain unisce grafiche raw su deck a un approccio DIY. Le tavole sono spesso customizzate con collage, stencil e lettering, reinterpretando il trauma urbano in performance visive tangibili su legno.

Spooky Woods

Atmosfere gotiche in stile cartoon e narrazione visuale: Spooky Woods realizza deck come piccole tavole narrative. L’arte è dark, spesso monocromatica, ispirata a natura notturna, e cartoni animati horror. Ogni skate deck è un’illustrazione che riprende i ricordi d’infanzia, stravolgendoli.

Questi cinque brand dimostrano che una tavola da skate può essere molto più di un supporto per il trick: diventa galleria personale, manifesto estetico, incontro tra fashion e cultura urbana. Da Mowalola, capace di fondere identità e provocazione, ai più sperimentali Slawn e Spooky Woods, ognuno porta un punto di vista unico sul rapporto tra corpo, grafica e materia.

Noi di Outside Culture continueremo a raccontarli.

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