Nella nuova scena della moda emergente italiana, Abasia è un nome che inizia a farsi spazio grazie a una visione unica: reinterpretare culture lontane attraverso una lente intima, ricercata e sartoriale. Abbiamo incontrato Alessandro Lecci, mente creativa del brand, a partire dal suo ultimo lavoro, una giacca su misura creata per l’artista genovese Sayf.
Jazz, ribellione e storytelling
“La creazione, ma soprattutto il design del capo, è la conseguenza di immagini e concept che viaggiano nella mia testa”, racconta Alessandro.
Alessandro Lecci
La sua ricerca estetica affonda le radici in un immaginario preciso: quello della cultura afroamericana, esplorata attraverso il jazz, la sua eleganza spontanea e la sua carica di rottura. Non a caso, Abasia ha già lanciato una prima collezione interamente dedicata al jazz, un progetto che ha definito l’identità del brand. Da lì, sono nati pezzi chiave diventati rapidamente virali tra gli appassionati di moda emergente. Tra tutti, i Piton Shorts, oggi item molto apprezzato
La collaborazione con Sayf
L’incontro con Sayf, figura di spicco della scena musicale genovese, è stato quasi naturale. A farli conoscere è stata la stylist Carlotta Aloisi, con cui Alessandro ha costruito una sintonia progettuale forte.
“Sayf è un artista a tutto tondo, e la sua estetica si sposa perfettamente con la mia visione. Questa collaborazione rappresenta per me la trasposizione fisica della mia prima collezione: trasmettere, tramite l’abbigliamento, le emozioni del jazz: libertà, eleganza, ribellione.”
Alessandro Lecci
Il progetto ha preso forma a Rapallo, città a cui entrambi sono legati, e dove si è svolto il primo incontro. Dopo un brainstorming condiviso, la scelta è ricaduta su un abito oversize sartoriale, costruito a partire da una moodboard, ispirata agli anni ’60 americani e reinterpretata con sensibilità contemporanea..
La costruzione del capo
Per tradurre l’idea in un capo reale, Alessandro si è affidato a Marco Gobbi, modellista emergente che ha dato forma alla giacca oversize: un pezzo pensato per resistere al tempo, tanto nel design quanto nei materiali.
Ogni dettaglio, dalla scelta del taglio all’uso della texture, è stato studiato per trasmettere il linguaggio di Abasia: un design emotivo, che comunica significato attraverso forme e proporzioni.
Un’identità già riconosciuta
Nonostante la giovane età del progetto, Abasia ha già vestito artisti come gli Slings, Fiore Akamono e raccolto l’interesse di voci autorevoli della scena contemporanea. Tra questi, Domenico Formichetti, che ha espresso apprezzamento per il lavoro di Alessandro, indossando alcuni items.
“La prossima collezione sarà il sequel naturale di questa prima esperienza, arricchita da tutto ciò che stiamo imparando”, ci confida Alessandro.
Alessandro Lecci
Il brand è in costante evoluzione, ma mantiene una direzione chiara: far emergere un’estetica che fonde artigianato, visione culturale e ricerca. Un’eleganza ribelle, come il jazz che lo ispira.
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Outside Culture Team